MEMORANDUM DI LEGISLATURA. DIRITTO ALLA SALUTE

Verso le ELEZIONI DEL 4 MARZO. La sintesi delle nostre osservazioni e raccomandazioni per la prossima legislatura.

Le principali criticità

Forte divario, tra Nord e Sud in particolare nell’accesso ai servizi universali previsti dal Sistema Sanitario Nazionale

Forti disparità nell’accesso a farmaci e cura in relazione alle differenze di reddito dei cittadini accentuata dall’introduzione del super-ticket che ad strumento di regolazione della domanda sotto forma di compartecipazione alla spesa si trasforma in molti casi in prezzo equivalente a quello praticato dalle strutture private.

Mancato rispetto da parte del Governo dell’impegno ad allineare progressivamente la spesa sanitaria italiana in rapporto al Pil a quella media europea la legge di Bilancio 2018: non solo non prevede alcun riallineamento ma va esattamente nella direzione opposta prevedendo un aumento degli stanziamenti pari a 1 miliardo che non sono sufficienti nemmeno il rinnovo dei contratti e delle convenzioni (stimato circa 1,3 miliardi)

Continua ad essere critica la situazione dei tempi di attesa: il Piano Nazionale per il Governo delle Liste di Attesa in vigore è ancora quello 2010-2012

Assai dolente è il bilancio sul tema cannabis: l’iter legislativo per la liberalizzazione si è fermato dopo l’approvazione alla Camera, dove peraltro la mediazione per ottenere voti sufficienti aveva eliminato tutti i riferimenti estranei all’uso medico, inclusa l’eventuale possibilità per i soli malati di ricorrere all’autoproduzione.

Altrettanto dolente è la pagina sulla rete per le cure palliative (l. 38/2010). L’ultimo rapporto al Parlamento risulta essere quello del 2015, dal quale emergevano profonde differenze su qualità e quantità dei servizi erogati sul territorio

Le nostre raccomandazioni

Il finanziamento della sanità. Se è vero che il SSN è articolato in 21 sistemi è altrettanto vero che sul diritto alla salute – finanziariamente condizionato – hanno ampiamente influito i tagli di bilancio operati a livello nazionale. Risulta quindi difficile immaginare l’effettiva applicazione dei nuovi LEA su tutto il territorio nazionale senza adeguati finanziamenti.

Turn-over. Va superato l’approccio alla riduzione della spesa con il meccanismo del blocco del turn-over: di fatto, il fabbisogno strutturale di personale è coperto dal precariato (le stime parlano di almeno 35.000 lavoratori, tra cui 10.000 medici.

Long Term Care. Avviare gli interventi necessari per strutturare un’offerta di servizi di LTC adeguata ad affrontare il bisogno di assistenza già presente e comunque in crescita, dato l’invecchiamento della popolazione.

Cannabis ad uso terapeutico. Procedere con estrema rapidità ad approvare un testo di legge che assicuri ai malati – alcuni dei quali minori – la continuità terapeutica con totale copertura della spesa da parte del SSN.

Farmaci innovativi. Promuovere la ricerca in Italia ed avviare, nelle sedi opportune, i passi per superare l’attuale forma di remunerazione dei brevetti sui farmaci che impedisce un rapido accesso alle nuove terapie, se non a costi esorbitanti per il SSN.

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