MEMORANDUM DI LEGISLATURA. LIBERTA' FEMMINILE E AUTODETERMINAZIONE

Verso le ELEZIONI DEL 4 MARZO. La sintesi delle nostre osservazioni e raccomandazioni per la prossima legislatura.

Le principali criticità

Ancora decisamente critico lo stato di attuazione della legge 194/1978 sull'interruzione volontaria di gravidanza, messo costantemente a repentaglio dall'elevato numero di medici obiettori di coscienza.

Inadeguatezza della legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita, che è stata messa in luce dalle numerose sentenze della Corte Costituzionale che ne hanno scardinato, quasi interamente, l'impianto originario.

La violenza maschile sulle donne è stata contrastata da diversi interventi del legislatore parlamentare e del Governo. Ciononostante il continuo dilagare del fenomeno solleva perplessità circa la reale efficacia di tali provvedimenti o, quanto meno, sulla effettiva applicazione degli stessi.

Le nostre raccomandazioni

Si raccomanda in primo luogo l'implementazione sul territorio nazionale dei consultori familiari, all'interno dei quali dovrebbero essere svolte attività connesse all'IVG. Sarebbe, inoltre opportuno che all'interno dei consultori operasse solo personale sanitario non obiettore di coscienza. Quanto alle metodologie di interruzione volontaria di gravidanza, si raccomanda l'implementazione dell'aborto farmacologico

Sarebbe opportuna la riscrittura della disciplina delle norme sulla Procreazione Medicalmente Assistita permettendo anche l'accesso alle tecniche di PMA alle coppie dello stesso sesso. Si rende necessario, inoltre, provvedere prontamente alla determinazione delle tariffe massime per le prestazioni di PMA erogate dal SSN.

Si raccomanda di continuare ad aumentare i fondi governativi per il contrasto al fenomeno della violenza di genere, in specie quelli destinati ai centri anti-violenza.

Sarebbe opportuna una maggiore formazione e sensibilizzazione delle forze dell'ordine affinché le stesse non derubrichino troppo facilmente veri e propri episodi di violenza maschile sulle donne in blandi conflitti famigliari

Si raccomandano, interventi legislativi, volti ad innalzare il termine per presentare denuncia avverso le molestie, nonché l'introduzione di uno specifico reato volto a tutelare il bene giuridico dell'identità di coloro vengono colpiti da attacchi con fuoco o acidi finalizzati alla cancellazione del volto della vittima.

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