Il 20 ottobre 2016 la Camera dei deputati ha approvato, in prima lettura, una proposta di legge (AC 261 e abbinate) volta a disciplinare l’uso della videosorveglianza a tutela di soggetti deboli o incapaci in asili nido o strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e disabili.
Le modifiche apportate al testo originario hanno tenuto conto in larga parte delle indicazioni rese dal Garante per la protezione dei dati personali in sede di audizione, volte soprattutto a limitare il novero dei soggetti legittimati ad accedere alle immagini raccolte. Si è infatti sancito il divieto per chiunque di prenderne visione, ad eccezione degli organi inquirenti nel caso di procedimenti penali, oltre all’applicazione delle procedure concertative o autorizzatorie sancite dallo Statuto dei lavoratori a tutela di questi ultimi.
In tal modo le registrazioni effettuate dovrebbero poter servire ad agevolare la ricostruzione dei fatti a fini probatori (particolarmente difficile soprattutto quando sono coinvolti bambini in età prescolare), riducendosi almeno in parte l’impatto sui lavoratori grazie al divieto di accesso alle immagini da parte di soggetti diversi dagli organi inquirenti.