MEMORANDUM DI LEGISLATURA. ISTRUZIONE E MOBILITA' SOCIALE

Verso le ELEZIONI DEL 4 MARZO. La sintesi delle nostre osservazioni e raccomandazioni per la prossima legislatura.

Le criticità

Forti critiche alle misure adottate dal Governo nel piano di assunzione dei docenti e nei percorsi formativo per accedere alla professione di insegnante. In particolare, il nuovo percorso formativo è stato criticato per il fatto di comportare il rischio di creare un ulteriore elevato numero di idoneo in attesa di stabilizzazione.

Anche la riforma del sostegno, non è scevra di elementi che hanno suscitato critiche specialmente in relazione al fatto che le novità introdotte non abbiano risolto le varie e croniche carenze del sostegno scolastico, tra cui la mancanza di garanzia per l’assistenza in classe.

Permangono in tutto il paese forti criticità in tema di edilizia scolastica.

Riguardo l’ambito universitario, un aspetto particolarmente critico è relativo al reclutamento del personale ricercatore e docente. Il sistema attualmente in vigore, introdotto dalla cd. legge Gelmini ha portato, insieme alla continua riduzione dei finanziamenti, a una notevole sproporzione tra il numero di precari e quello degli strutturati. Le uniche novità introdotte nel 2016 in materia di Abilitazione Scientifica Nazionale non hanno consentito di avviare un’inversione di tendenza per tentare di sanare un sistema ormai al collasso.

Le nostre raccomandazioni

Rafforzare il piano di stabilizzazione il personale docente e ATA, riducendo il livello di mobilità attualmente richiesto e ponendo fine alla sovrapposizione di graduatorie differenti.

Ripensare al sistema di valutazione e di reclutamento degli Atenei, sbloccando il turnover, incrementando il numero dei professori di I e II seconda fascia, dei ricercatori e del personale TA

Proseguire e dare piena attuazione, in una prospettiva di lungo periodo, al piano di intervento per l'edilizia scolastica.

Promuovere l'inclusività del sistema formativo per sostenere i soggetti più deboli nel percorso di apprendimento e combattere la dispersione scolastica. Garantire una presa in carico più continuativa e adeguata alle reali esigenze degli allievi con disabilità e degli studenti con DSA o BES.

Pianificare percorsi di inserimento scolastico degli stranieri che conoscono in modo limitato la lingua italiana, valorizzando attività di integrazione e di inclusione.

Incrementare il Fondo Integrativo Statale per l'erogazione di borse di studio universitarie e ripartirlo tra le Regioni in base al numero effettivo degli idonei, eliminando la figura del borsista "idoneo non beneficiario".

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