L'8 giugno 2017 Il Consiglio dei ministri ha approvato in via preliminare il decreto attuativo della legge delega di contrasto alla povertà. L'iter prevede ora il passaggio alle Camere per il parere e il via libera definitivo da parte del governo. Lo strumento del Reddito di inclusione (ReI) potrà così diventare esecutivo dal 1° gennaio 2018.
Si tratta di un sussidio per le famiglie più povere residenti in Italia, che potrà arrivare a 480 euro al mese, che viene concesso a fronte dell'accettazione da parte del capofamiglia a collaborare con le misure necessarie al superamento della situazione di povertà . Gli enti incaricati metteranno a punto infatti specifici progetti per ogni nucleo familiare che vanno dalla formazione all'orientamento per la ricerca di lavoro; ad esempio potra essere richiesto di assicurare la frequenza scolastica dei figli, frequentare corsi di formazione e accettare eventuali proposte di lavoro . REQUISITI E CARATTERISTICHE DEL REDDITO DI INCLUSIONE • ISEE non superiore a 6000 euro annui - Non rientrano la casa di abitazione ed ulteriore patrimonio immobiliare fino a 20mila . Su questo si prevede anche la novità dell'ISEE precompilato per semplificare la richiesta di accesso • Precedenza a nuclei familiari con minori, disabili, donne in gravidanza, disoccupati con piu di 50 anni. • Obbligo di accettazione di un progetto di inclusione per la famiglia da parte dei servizi sociali Importo del sussidio mensile: da circa 190 euro mensili per una persona sola, fino a circa 490 euro per un nucleo con 5 o più componenti • Non cumulabile con altre misure di sostegno al reddito • E' cumulabile con redditi da lavoro • Potrà essere fruito per periodi di massimo 18 mesi , con periodi di sospensione di 6 mesi prima di una nuova richiesta. • La data di partenza della misura è fissata al 1 gennaio 2018, fatto salva la pubblicazione entro quella data dei decreto attuativi ministerialie delle circolari di prassi con le istruzioni procedurali . REI e SIA Il REI, definito "misura unica di contrasto alla povertà" andrà a sostituire il SIA, sostegno per l'inclusione attiva, in vigore dal 2016 e recentemente ampliato , di cui condivide il principio di superamento del puro assitenzialismo, condizionando l'erogazione del contributo economico ad un impegno concreto dei beneficiari per migliorare le proprie condizioni . La differenza principale è la misura economica potenziata ( il SIA andava da 80 euro a 400 euro, con soglia ISEE di 3000 euro), grazie ai maggiori fondi messi in campo: per il 2018 potranno usufruirne circa 660mila famiglie.