News-2019

Il rapporto dell'Agenzia Europea dell'ambiente sulla distribuzione deiseguale degli impatti dell'inquinamento ambientale sulla popolazione.

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La distribuzione non uniforme degli impatti dell'inquinamento atmosferico, del rumore e delle temperature estreme sulla salute dei cittadini europei corrisponde direttamente alle differenze socio-demografiche della popolazione evidenziando la maggiore vulnerabilità delle fasce sociali più deboli e marginali

La nuova guerra di Salvini. Le reazioni alla proposta di inasprimento delle pene per i consumatori di sostanze stupefacenti e per l'abolizione della modica quantità

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Le reazioni alla nuova crociata di Salvini contro i consumatori di sostanze stupefacenti

People. Prima le persone: in piazza il Paese che vogliamo

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Oltre 250 mila persone a Milano: una piccola delegazione dell'Italia che non ha paura di fronte al futuro

Dilaga l'odio contro i Rom. L'ultima vittima è un bambino

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li attivisti dalla rete "Kethane - Rom e Sinti per l'Italia" da due giorni animano uno sciopero della fame davanti a Montecitorio per denunciare il crescendo di violenza e ottenere l'attenzione della politica sull'aggressione di un piccolo rom nella metropolitana di Roma. Secondo il Pew Research Center, l'Italia è il primo paese europeo quanto a sentimenti anti-zigani.

Istruzione e mobilità sociale: integrazione scolastica degli alunni migranti, innovazione nei processi educativi e numero chiuso nelle università

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Secondo un recente Rapporto redatto da Eurydice relativo all’integrazione scolastica di alunni migranti, l’Italia registra una proporzione tra giovani immigrati sotto i 15 anni rispetto all’intera popolazione di giovani appartenenti alla stessa classe di età inferiore al 5%. Il Rapporto, in cui vengono analizzate in modo comparativo le politiche e le misure introdotte dalle amministrazioni pubbliche europee per favorire l’integrazione dei migranti nel sistema scolastico, evidenzia che in Italia (come negli altri paesi europei ad eccezione di Spagna, Portogallo, Finlandia e Svezia) le politiche scolastiche nazionali si concentrano prevalentemente sulle competenze linguistiche dei migranti appena arrivati, senza guardare agli aspetti psicologici ed emotivi, nonostante le loro ricadute sul rendimento scolastico.

Un ulteriore aspetto fondamentale per migliorare la qualità del sistema educativo è relativo al livello di innovazione. A tal proposito, l’OECD ha analizzato se e come le pratiche educative sono cambiate negli ultimi dieci anni e come gli studenti usano le risorse didattiche. Lo studio, condotto nel corso del 2018 e pubblicato all’inizio di quest’anno, ha evidenziato che gli studenti italiani hanno sviluppato, in misura maggiore rispetto agli altri Paesi OECD presi in esame, la capacità di acquisire conoscenze in modo indipendente. Questo potrebbe essere dovuto all’aumento dell’uso delle ICT nelle pratiche didattiche e nell’acquisizione di conoscenze. Inoltre, è stato registrato nel nostro Paese un aumento dell’uso della tecnica di insegnamento che prevede il ricorso della memoria.

Il numero chiuso per accedere ai corsi di studio universitari rimane una delle questioni centrali dell’organizzazione degli Atenei che rimanda al problema delle assunzioni e avanzamenti di carriera del personale docente e una delle fonti di scontento degli studenti. A riguardo, un caso che stimola discussioni è rappresentato dalla decisione del Senato accademico dell’Ateneo di Torino che ha votato la reintroduzione dei posti limitati per le triennali di Chimica (420 posti) e di Scienza e Tecnologia dei Materiali (100 posti), suscitando immediatamente numerose polemiche e proteste.