Le principali criticità
Sovrapposizione nel dibattito pubblico del tema dei migranti stabilmente e regolarmente presenti sul nostro territorio con quello dei migranti che vi giungono attraverso gli sbarchi, riletto in chiave emergenziale e di “clandestinità”
Mancata approvazione di una legge che riconosca la cittadinanza secondo i principi delloIus soli Ius culturae
I lungosoggiornanti” (pari al 44,7% dei cittadini stranieri residenti in Italia), continuano ad incontrare alcune “barriere”, specie in alcuni ambiti del mercato del lavoro e nel diritto di voto.
Insufficiente impegno politico e istituzionale sul tema del contrasto al razzismo: poco si è fatto, nonostante i segnali di forte preoccupazione presenti.
Le nostre raccomandazioni
Riformare la legge sulla cittadinanza, adottando il principio dello ius soli e ampliando i casi di acquisizione delle cittadinanza italiana.
Adottare un nuovo Testo Unico sull’immigrazione che tenga conto della nuova realtà italiana e che recepisca le Direttive europee in materia di diritti dei migranti;
Introdurre misure volte a favorire l’ingresso regolare in Italia, come il permesso “per ricerca lavoro” e prolungare la durata del permesso di soggiorno, nonché ampliare le tipologie di ricongiungimento familiare;
Abrogare le limitazioni per l’accesso al welfare che escludono i cittadini di Paesi terzi non membri dell’UE e non lungo soggiornanti, in possesso di un permesso di soggiorno che permette loro di lavorare;
Riconoscere agli stranieri regolarmente residenti l’elettorato attivo e passivo nelle votazioni amministrative;
Attuare e rinnovare il Piano Nazionale d’azione contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza, approvato nell’agosto 2015.