Principali criticità
Tendenziale e costante crescita delle disparità nella distribuzione del reddito tra i cittadini e parallelamente aumento della popolazione in condizione e a rischio di povertà.
Rimane ancora in parte irrisolta la questione degli esodati, che si configura come effetto strutturale connesso all’aumento dell’età pensionabile.
Forte crescita dei licenzimenti "disciplinari".
Insufficiente aumento dell’occupazione continuativa e non precaria.
Rimangono elevati e nettamente superiori alle medie europee i tassi disoccupazione e inattività giovanili.
Le nostre raccomandazioni Istituzione di una misura universale di sostegno al reddito o reddito di cittadinanza, incondizionata, rivolta in particolare alle fasce giovanili della popolazione.
Adozione di misure strutturali in materia previdenziale che rendano più flessibile l’accesso alla pensione su base volontaria e di forme di sostegno al reddito per coloro che perdono il lavoro in età avanzata, finanziabili anche attraverso prelievi di solidarietà ai percettori di pensioni elevate.
Adozione di misure legislative la promozione di iniziative volte a garantire una effettiva parità di genere nelle retribuzioni.
Ripristino delle garanzie previste dall’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori contro i licenziamenti disciplinarI.
Il miglioramento e lo sviluppo maggiore dei centri per l’impiego pubblici e più in generale delle strutture promotrici delle politiche attive del lavoro anche come strutture di supporto per la sharing economy e il coworking.
Politiche e misure premiali per aziende e imprese che attivano contratti di assunzione permanenti e a tempo indeterminato.
Adozione di politiche e iniziative fiscali e normative orientate a una maggiore equità nella distribuzione di redditi e patrimoni nel nostro paese e nell’intero territorio dell’Unione Europea.