Economia dell'immigrazione: i dati della fondazione Moressa

Senza il contributo dei cittadini stranieri saremmo un paese più vecchio, più povero e in deficit di futuro

Il 12 ottobre la fondazione Moressa ha presentato il suo rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione. Il rapporto, ricco di dati informazioni e intepretazioni sulle dinamiche dell'immigrazione in italia e sull'importanza fondamentale del suo contirbuto al benessere e allo sviluppo del nostro Paese, mette in luce l'estrema discrepanza tra le percezioni e l'immaginario collettivo e la realtà dei fatti. "Si tratta di una sconfitta della ragione" che deve fare riflettere e agire conseguentemente ha dichiarato Luigi Manconi nel suo saluto introduttivo alla presentazione. Ecco alcuni dati tra i più significativi:

  • nel 2017 il saldo naturale tra nuovi nati e deceduti è stato negativo di oltre 250 mila persone tra gli italiani mentre è stato positivo di 60.000 tra gli stranieri residenti in italia. Senza il contributo demografico degli immigrati la popolazione italiana è destunata a un inesorabile e insostenibile declino;
  • il contributo economico al sistema fiscale e previdenziale del nostro paese, nel 217 è stato contabilizzato in 11,9 miliardi di contributi previdenziali e oltre 3,3 miliardi di Irpef versata;
  • anche la dinamica imprenditoriale è fortemente influenzata dalla vivacità degli immigrati: negli ultimi 5 anni sono nate 691 mila imprese i cui titolari sono cittadini stranieri (complessivamnete, nel nostro paese nel triennio 2015-2017 il numero di imprese attive si è ridotto di 72 mila unità, senza il contributo degli immigrati il saldo sarebbe stato pesantemente negativo).

Insomma se l'Italia chiudesse davvero le porte e le frontiere diventerebbe immediatamente un paese piùvecchio, più povero e in deficit di futuro. Qui sotto il link al documento della Fondazione.

http://www.fondazioneleonemoressa.org/new/wp-content/uploads/2018/10/infografica-2018.pdf

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