Abbiamo voluto organizzare anche a Milano una manifestazione in solidarietà alle vittime di Macerata. Ci siamo mobilitati per chiamare a raccolta le persone e le organizzazioni che si riconoscono nei principi di una Costituzione espressamente antifascista. Costituzione che prevede che le istituzioni di ogni ordine e grado si adoperino a favore della piena uguaglianza di tutte e tutti. Diverse associazioni e migliaia di cittadini stanno aderendo all’appello della manifestazione antifascista e antirazzista promossa per il 10 febbraio a Milano. La partenza è prevista alle ore 15.30 in piazza Oberdan e il corteo terminerà in via Zuretti, dove dieci anni fa, per il solo fatto di essere nero, è stato ucciso il diciannovenne Abba (Abdul William Guibre). Il percorso attraverserà la zona di Porta Venezia, quartiere simbolo di una convivenza interculturale possibile, e passerà davanti alla Stazione Centrale, luogo in cui si è ritrovata la Milano capace di accogliere migliaia di profughi diretti verso il Nord Europa. Poi costeggerà il Memoriale della Shoah, che da luogo di deportazione per migliaia di ebrei verso i campi di sterminio nazisti è diventato un altro spazio di accoglienza per centinaia di migranti e soprattutto di minori stranieri soli. La manifestazione, prima di raggiungere il murales in ricordo di Abba in via Zuretti, passerà per via Ferrante Aporti, dove un richiedente asilo senza speranza si è tolto la vita lo scorso anno. Quello che è successo a Macerata, così come a Como e Pavia più recentemente, è intollerabile. Non si tratta del gesto isolato di un folle, ma di un atto connotato ideologicamente, di matrice fascista e razzista. Inoltre, pretendiamo la chiusura di tutte le sedi fasciste che fomentano l’odio. Vogliamo restituire dignità alle vittime dell'attentato fascista di Macerata, ricordandole. Così come vogliamo ricordare Pamela Mastropietro, per cui chiediamo che venga fatta chiarezza sulle circostanze della sua morte. Il sangue, per noi, ha lo stesso colore. La manifestazione di sabato 10 febbraio sarà pacifica e aperta a persone di ogni appartenenza politica o religiosa. Chiediamo ai partiti che si riconoscono nell'appello di essere presenti, ma di non portare le proprie bandiere per non rischiare di connotare elettoralmente la manifestazione, che vogliamo sia sentita da tutte e tutti come propria.
Rapporto sullo stato dei diritti in Italia