Sempre più difficile l'esercizio della libertà di espressione in Italia

Sempre più frequenti e gravi gli episodi di intimidazione nei confronti di giornalisti liberi e indipendenti

Episodi sempre più frequenti e destabilizzanti testimoniano quanto la libertà di informazione e di stampa sia sempre più pregiudicata e compromessa.

Emblematica manifestazione di questo destabilizzante fenomeno è il crescente numero di minacce e intimidazioni: già 112 gli episodi avvenuti nel corso del 2018 nei confronti di giornalisti e blogger, secondo i dati stimati da Ossigeno per l’Informazione.

Tra maggio e giugno, numerosi gli attacchi e le intimidazioni:

  • Giuseppe Perfetti, cameraman ciociaro, mentre stava realizzando un servizio sulla morte di un ragazzo per sospetta overdose ai Parioli, viene aggredito alle spalle, dovendo ricorrere alle cure del pronto soccorso per gravi lesioni.

  • Al momento degli arresti di Antonio Casamonica e Alfredo di Silvio, Nello Trocchia inviato di Nemo e il filmaker Giacomo del Buono vengono insultati, aggrediti e viene impedito loro di filmare gli arresti.

  • L’opinionista Klaus Davi, da tempo impegnato in campagne contro la ‘ndrangheta, da tempo bersaglio di lettere e aggressioni fisiche, ha ricevuto una lettera accompagnata da una immagine di due uomini bendati con un cappio al collo prima di una esecuzione.

  • Alcuni tifosi del Napoli minacciano il cronista Carlo Alvino, pretendendo che interrompesse una diretta tv nel prepartita Napoli–Torino. Gli hanno intimato: «Non ti picchiamo ma spegni tutto e vattene».

  • Salvatore Sparavigna, giornalista e fotoreporter ha trovato nella cassetta della posta un messaggio intimidatorio con scritto: «Farai la fine di Siani».

Articolo postato nella categoria 2018