Il 5 ottobre il Governo ha emanato tre importanti decreti attuativi relativi alla legge istitutiva delle unioni civili tra persone dello stesso sesso.
Il primo (il DAGL n.30146) riguarda le norme che disciplinano lo stato civile della coppia: c’è tutto ciò che occorreva ci fosse. Il registro presso lo stato civile (diverso da quello per i matrimoni, come è giusto); i pubblici ufficiali che possono costituire l’unione civile; la disciplina del cognome (tenere il proprio, aggiungere quello del partner, prendere quello del partner); l’assetto patrimoniale scelto dalla coppia e quant’altro. Forse, qualche dubbio residua per quanto riguarda l’unione civile che discenda da cambiamento di sesso.
Il secondo decreto attuativo (il DAGL n.50145) riguarda le questioni di diritto internazionale. Il punto più dolente che doveva essere affrontato era come potessero venire recepiti nell’ordinamento italiano i matrimoni di coppie dello stesso sesso contratti all’estero. Il decreto prevede che essi vengano trascritti in quanto unioni civili, dunque nell’apposito registro e con le dovute conseguenze giuridiche. Il terzo decreto (il DAGL n.50144) – forse il più importante perché denso di implicazioni sia pratiche che ideologiche – è quello che prende in considerazione la coppia unita civilmente rispetto al codice penale e al codice di procedura penale.
Di seguito i link ai testi integrale dei decreti:
Decreto attuativo recante disposizioni di coordinamento in materia penale