Siate sinceri volete solo che le navi delle Ong smettano di salvare vite

"Dovremmo lasciarli morire in mare": più monta l'operazione di stigmatizzazione e colpevolizzazione nei confronti delle Ong che salvano vite umane nel Mediterraneo, più chiaramente prende forma questo truce sottotesto. Ma si tratta di una deduzione implicita, suggerita sotto voce e non rivendicata, perché nessuno ha avuto ancora il coraggio di arrivare in fondo al ragionamento (oddio, qualcuno ci va molto, ma molto vicino). Perché, se l'impianto accusatorio (ancora non supportato da alcun elemento di prova emerso dalle indagini conoscitive in corso e da quelle giudiziarie chiassosamente annunciate) intende processare l'operato di una decina di organizzazioni impegnate a salvare vite, l'obiettivo sembra essere comunque che quelle navi smettano di operare. E, con esse, si interrompa anche l'attività dei nostri militari.

L'intervento di Luigi Manconi sulle campagne denigratorie e le inchieste giudiziarie contro le attività delle Organizzazioni Non Governative impegnate nelle operazioni di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo.

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